Come si pagano le tasse sul forex?

taxUn argomento molto importante e che non va assolutamente trascurato per agire sempre in conformità della legge in base a cosa essa prevede è la ‘tassazione forex’.

Cosa significa? Beh, che anche i guadagni ottenuti con il forex trading sono soggetti ad una forma di tassazione, a delle norme fiscali. Come tutto il resto…


Cerchiamo di capire meglio come ci si deve muovere rispetto alla questione della tassazione quando si ricavano dei profitti con il trading forex. Un’ottima risorsa web è consultabile in questa pagina
http://www.iforexbroker.eu/tassazione-forex.php che vuole fare chiarezza per informare i trader sulla tassazione sui guadagni fatti sul forex.

Come cambia lo scenario delle tasse nel tempo


Fino a qualche tempo i guadagni ottenuti con il trading erano esentasse se non superiori la soglia di 50.000 euro ed alla condizione che i conti in valuta estera non fossero trattenuti per un periodo di oltre 7 giorni.


Questa condizione per molti trader era ottima perché faceva loro risparmiare molti soldi sulle tasse. Se pensiamo infatti che i guadagni di un trader forex per professione possono anche superare 50.000 euro all’anno, non è difficile capire perché la condizione esentasse fosse del tutto positiva!

Inoltre anche per chi stava ancora imparando il forex trading, con ricavi e profitti al di sotto di una soglia di guadagno, era possibile non pagare le tasse. Altro ottimo scenario per risparmiare soldi in una fase in cui i guadagni non sono alti.

Purtroppo questa situazione è mutata nel corso del tempo e anche i profitti fatti con il forex trading sono finiti nel mirino dell’Agenzia delle Entrate. Certamente, essendo i guadagni forex spesso molto elevati, è anche un dovere morale pagare delle tasse con una parte dei guadagni percepiti grazie all’attività di trading.

 

Come si pagano le tasse sul forex?


E’ ormai qualche anno che l’Agenzia delle Entrate ha previsto il pagamento delle tasse sui profitti ricavati con l’attività forex, a prescindere dall’entità dei profitti e dal tempo di mantenimento di valuta estera.

In sostanza vi è stata una equiparazione dei profitti forex ai guadagni fatti con i derivati. Il quadro attuale è il seguente: i guadagni fatti con i forex broker sono tassati con una aliquota del 20% da calcolare in base alla somma algebrica di profitti e perdite.
Le tasse da pagare si calcolano facendo una somma dei profitti, dalla quale andranno sottratte le perdite e in base al risultato si calcolerà l’imponibile. Di questa cifra andrà poi calcolato il 20%.

Il pagamento delle tasse prevede che questa somma venga inserita in una casella specifica all’interno della dichiarazione dei redditi.
Tutti i broker sono disponibili a dare l’assistenza necessaria per il calcolo delle tasse da pagare, così che ogni trader non deve riscontrare problemi o altro disguido.

 

Pagare le tasse? Meglio di sì!


Non solo etica. In realtà pagare le tasse sui guadagni forex conviene. Anche se l’Agenzia delle Entrate non può controllare direttamente i guadagni che facciamo con il forex broker estero, questa cosa non dovrebbe indurci a non pagare le tasse. Soprattutto se e quando si verifica la condizione di un guadagno molto elevato, che può superare le normali soglie cui siamo abituati. Inoltre chi inizia a fare forex, può ben presto accorgersi che questa attività di trading è in realtà molto proficua, quindi una conseguenza di questo cambiamento di condizione economica personale, può anche condizionare il nostro stile di vita.

Chi guadagna spende, se è vero che il denaro serve fintanto che siamo vivi e vegeti, quindi questo significa che saremo portati ad investire, a comprare, a spendere e a non passare inosservati agli occhi dell’Agenzia delle Entrate.

Conviene essere prudenti e non scherzare col fuoco, meglio pagare quello che ci spetta e vivere sereni…

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