In Svezia c’è un villaggio in vendita a 7 milioni di dollari

annuncio pubblicitarioLa pandemia di coronavirus può aver portato a una battuta d’arresto la maggior parte del mercato immobiliare globale, ma in Svezia, Paese che non è mai andato completamente in lockdown, un villaggio è andato in vendita per 70 milioni di corone svedesi (7,3 milioni di dollari).

Satra Brunn è un “villaggio del benessere” alla periferia della capitale svedese di Stoccolma, e risale al 1700, quando il medico Samuel Skragge scoprì la fonte d’acqua di Satra e acquistò il terreno circostante. In seguito costruì un pozzo, un ospedale, una chiesa e un alloggio. Questo avvenne in un’epoca in cui le sorgenti naturali divennero molto popolari, poiché si pensava che bere e fare il bagno in acqua di alta qualità avesse un effetto riequilibrante e curativo sulla propria salute e sul proprio benessere. Si sparse la voce sulle “proprietà curative” dell’acqua di Satra Brunn, attirando l’élite locale a costruire case estive sul terreno, che da allora sono state donate ai proprietari terrieri.

Gli ospiti sono stati invitati a bere l’acqua della città ogni giorno. Sono state offerte anche vasche da bagno calde o fredde, perché si credeva che aiutassero gli squilibri emotivi. Poi, nel 1740, i terreni e le case furono acquistati da un vescovo della città di Vasteras, che qualche anno dopo li lasciò all’Università di Uppsala, una delle migliori università svedesi.

Nel 2002, l’università ha poi venduto Satra Brunn a 16 imprenditori locali e da allora il villaggio è stato gestito come centro termale e sede di eventi. Dal 2015 nel villaggio opera anche un’azienda di imbottigliamento, che è inclusa nella vendita. È solo una delle sette sorgenti ad essere premiata con la più alta purezza dell’acqua della Svezia. Il villaggio si estende su quasi 60 acri, con altri 84 acri di terreno non edificato inclusi nell’acquisto.

Satra Brunn e tutti i suoi immobili sono registrati come società a responsabilità limitata, il che significa che non ci sono restrizioni per gli acquirenti stranieri, secondo il broker Jonas Martinsson, che ha descritto l’architettura del villaggio come una “passeggiata nel tempo”.

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