Ostriche Champagne: ma è veramente il top?

ostrichePer gli amanti del buon bere e delle degustazioni d’eccellenza, questo connubio sembra essere una specie di moda che non accenna a diminuire, anche se da qualche tempo nel novero dei vini perfetti per gli assaggi di ostriche e molluschi, stanno sorgendo nuove stelle dello wine system…

Esaltare i sapori delle squisite ostriche non è semplice, dato che si tratta di un gusto deciso e definito, che solo alcuni vini pregiati possono accostare per non deludere il palato. Non si tratta di essere degli esperti sommelier, per comprendere che basta una sfumatura troppo dolce o acida per non rendere al massimo questo accostamento. Quindi, ben vengano delle piccole “regole” per chi desidera creare una serata di degustazione ostriche e vino, oppure andare preparato nel locale di tendenza e non uscire delusi dall’assaggio.

I migliori vini in abbinamento alle ostriche

 

Saper accostare l’assaggio del vino a quello del cibo, è una delle basi per chi desidera entrare nel mondo delle degustazioni, magari tramite un corso degustazione vino Milano. E l’abbinamento tra ostriche e vino, rappresenta una prova per riconoscere i sapori più sofisticati e predisporre il proprio palato, in fatto di vini.

Il classico accostamento tra ostriche e champagne non è il top, come si pensa, mentre per assaporare al meglio le ostriche sono da valutare ben altri vini.

 

Questi molluschi presentano alti livelli di zinco e sentori di mare, esponendo un sapore che non si adatta affatto all’acidità e alle caratteristiche organolettiche dello champagne, tra le bollicine raffinate e i sentori carbonici.

Sono da prediligere vini ad alto livello di mineralità, che possono richiamare il sapore delle ostriche senza neutralizzarlo oppure contrastarlo in “malomodo”.

Inoltre, vanno valutate anche le tipologie di ostriche, dato che vengono allevate in modo differente, e risentono della ricchezza del mare da cui provengono, suggerendo accostamenti con vini diversificati tra loro.

 

Le bontà del Muscadet, perfetto con i frutti di mare

Spesso nell’accostamento alle ostriche è citato un altro vino bianco francese, come il Muscadet, perfetto per esaltare  con i suoi sapori salmastri e minerali, il fresco di questi frutti di mare. Una versione “sur lie”, ovvero “sulle fecce” sembra appropriata per questo accostamento. Il Muscadet sur lie viene prodotto con un metodo di rifermentazione spontanea che provoca un piccolo deposito di lieviti sul fondo della bottiglia, e un effetto frizzante naturale.

Si utilizzano uve del vitigno Melon de Bourgogne, coltivate nel territorio di Nantes, nella Loira Atlantica, e anche nella Maina e Loira e nella Vandea.

I suoi sentori floreali e fruttati si esaltano bene nell’affinamento sur lies, ovvero il riposo sulle fecce fresche fino all’imbottigliamento. Le cellule di lievito che hanno terminato l’azione di fermentazione alcolica, vengono tenute a contatto con vino per un periodo che va dai 3 ai 6 mesi circa.

 

L’abbinamento ideale è quello di degustare l’ostrica cruda, freschissima, come antipasto pregiato da accompagnare con il frizzante ma non troppo Muscadet.

 

Il Riesling, un classico raffinato

Vari tipi di Riesling dai toni minerali sono ideali per la degustazione ostriche, in particolare grazie ai toni salmastri e armonici del Riesling Auslese, l’accostamento sembra perfetto.

Questo vino presenta un sapore che rimanda a quello dei frutti di mare, in particolare nella sua versione non troppo dolce, prodotta in Trentino Aldo Adige da grappoli selezionati e che contiene fino a 100 g / litro di zucchero residuo.

Ideale per accostarsi alla sapidità delle ostriche, al suo profumo intenso in particolare per l’ostrica rossa dal colore rosato interno e con una intensa percezione di iodio, raccolta nello Jonio. Consigliato anche per l’ostrica concava Fine De Claire, carnosa e con retrogusto quasi di nocciola.

 

Lo Chablis e l’abbinamento con le ostriche

Questa alternativa è rappresentata da un vino francese di Borgogna, bianco e secco, che presenta una composizione unica, dato che viene coltivato su terreni ricchi di fossili marini.

I gusci delle ostriche antiche, si uniscono così in un composto vinicolo che esalta il gusto delle ostriche vive: un accostamento raffinato e perfetto, che aiuta chi ama i sentori metallici ad apprezzare ancora di più l’accoppiata tra Chablis e ostriche.

Il frizzante Moscato

Il dolce del vino contrasta il salmastro intenso delle ostriche, in una sequenza ottimale dato il carattere vivace del Moscato e il suo profumo deciso. Si abbina infatti anche con altre pietanze salate, e in particolare sono consigliate le bottiglie di Moscato di Noto, un raro secco siciliano ben fruttato, che si adatta perfettamente a crostacei e ostriche. Sul moscato dolce, oltre al classico Moscato d’Asti, si consiglia anche lo Spumante Cuvée Moscato Dolce del trentino, fruttato e armonioso, con le perfette bollicine.

 

Tra gli altri vini bianchi, ottimi con le ostriche risultano il Vermentino di Sardegna nelle sue versioni leggere e fruttate, oppure il Locorotondo DOC, un pugliese spesso accostato al pesce crudo per le sue caratteristiche di vino bianco asciutto,leggero con retrogusto amarognolo e sentori speziati.

Il francese Sauternes, vino dolce da prendere nelle sue versioni non troppo dolci, è consigliato nelle sue versioni invecchiate; magari sono un po’ costose ma assicurano un sapore unico nell’abbinamento.

 

Ostriche e vini rossi, l’inedito che sorprende

Non solo bianchi: anche i vini rossi e rosati possono essere abbinati alle ostriche secondo molti esperti del settore enogastronomico, in particolare i vini corposi che accostano i sapori intensi ai grassi delle ostriche, in un connubio che fa un’esperienza del palato una vera sorpresa.

Quando sono presenti delle componenti minerali nel vino, di certo si esaltano quelle dell’ostrica e la dolcezza del vino rosso equilibrato e corposo può dare una nuova interpretazione alle degustazioni di questi frutti di  mare.

Spesso vengono citati i Pinot nero di Alsazia e il Saumur francesi. Quest’ultimo, prodotto in Loira è sia un vino bianco che rosso e rosato, i cui aromi complessi si sprigionano in un bouquet elegante, dal sapore minerale e fresco, consigliato in particolare nella versione rosato Cabernet de Saumur per la “rivincita” dei rosé in molti abbinamenti di tendenza.

Spesso citato è anche il Morgon, un vino Beaujoolais minerale dai sentori di ciliegia e spezie, che da alcuni critici enogastronomici è stato accostato in modo ardito alle ostriche.

 

Tra i rossi da accostare alle ostriche, per l’Italia il vino Lacrima di Morro d’Alba, morbido prodotto del territorio marchigiano con una consistenza leggera dei tannini e profumi persistenti.

 

In ogni caso, per gli accostamenti tra ostriche e vino, sono sempre consigliati vini dal giusto tenore alcolico, che hanno avuto un passaggio consistente nelle botti di legno per l’affinamento dei sapori e possano apportare alla degustazione ostriche e molluschi, il loro contributo di squisitezza ed esaltazione dei sapori…

 

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