Prestiti per giovani imprenditori

start upI prestiti per i giovani, gli imprenditori, i precari e i disoccupati sono prodotti pensati per offrire una forma di finanziamento tagliata in base alle condizioni lavorative considerate a rischio dalle banche. Il rischio è legato alla probabilità di insolvenza causata da una condizione di disoccupazione, da un contratto di lavoro precario o da un’attività di impresa appena avviata e ancora in fase di start-up. Tutte queste condizioni rappresentano un più elevato rischio rispetto a quello associato a chi ha un lavoro dipendente, e questa condizione può precludere o rendere più complesso l’accesso ad un finanziamento.

I prestiti riconosciuti ai lavoratori precari, ai disoccupati o ai giovani imprenditori sono coperti da un fondo di garanzia pubblico che mette al sicuro banche e istituti di credito riguardo al rimborso delle rate del finanziamento.

Per accedere al fondo e ricevere il prestito, si deve far richiesta di finanziamento presso una delle banche o delle società finanziarie aderenti ad uno dei fondi di garanzia pubblici attivi. I fondi possono essere nazionali oppure operare su base regionale o provinciale, che ha l’obiettivo di finanziare i residenti alcune aree del Paese.

I fondi di garanzia garantiscono diversi vantaggi per chi fa richiesta di un preventivo di mutuo al fine di ricevere finanziamenti a tasso agevolato, prestiti a fondo perduto destinati a chi vuole avviare un’attività d’impresa oppure vantaggi a livello fiscale.

Il fondo ha anche la valenza di garante del mutuo, tutelando la banca rispetto al rimborso del finanziamento. Il fondo pubblico è un garante forte e rende migliori (e più vantaggiose) le condizioni economiche del prestito, così che il rimborso delle rate del mutuo non rappresenta un problema a chi vive una condizione lavorativa non stabile, come nel caso dei giovani imprenditori, dei precari o dei disoccupati.

Per chi vuole avviare un’attività in proprio o un franchising, esistono per legge delle agevolazioni, prestiti d’onore mirati proprio ai neo-imprenditori in erba. E’ la legge 608 (1996) ad aver introdotto le agevolazioni per incentivare l’avvio di nuove piccole imprese.

Il prestito d’onore interessa i giovani e viene erogato per una percentuale a fondo perduto e per un’altra con restituzione a tasso agevolato.

Il problema della crisi economico finanziaria ha portato ad una carenza di fondi così che il comparto dei finanziamenti ha subito un colpo d’arresto. In seguito a ciò, il Dlgs. 21/4/2000 n.185 ha messo a disposizione dei contributi specifici per agevolare la nascita delle piccole imprese societarie e individuali, prevedendo un prestito d’onore per consentire ai giovani di intraprendere un percorso accademico, un master post-laurea e/o un corso professionale.

Questi contributi sono dei prestiti d’onore e sono rivolti alle microimprese; al franchising e al lavoro autonomo.

L’agevolazione viene concessa a tutti coloro che intendono avviare un’attività imprenditoriale di piccole dimensioni in forma societaria nei settori della produzione di beni o di servizi.

Per beneficiare del prestito d’onore è necessario che la metà numerica dei soci, con la metà delle quote di partecipazione della società, abbia i seguenti requisiti:

  • una maggiore età alla data di presentazione della domanda;
  • inoccupazione da almeno sei mesi al momento della presentazione della domanda;
  • residenza nel territorio nazionale coperto dalle agevolazioni o da almeno sei mesi alla data di presentazione della domanda.

I giovani sono i diretti interessati di questa forma di finanziamento che prevede un 60% di capitale a fondo perduto ed un restante 40% erogato sotto forma di prestito da restituire a tasso agevolato.


La domanda per richiedere un prestito d’onore viene ammessa in caso di creazione di microimpresa e per la creazione di società collettive e semplici. Gli investimenti sono diretti alle attrezzature, alle macchine, agli impianti e ai beni immateriali come alla ristrutturazione di immobili.

Per lavoro autonomo e per chi vuole avviare una ditta individuale o ai lavoratori autonomi per beni immateriali e ristrutturazione immobili.

Per tutti i tipi di società e ditte individuali: il finanziamento viene erogato per la commercializzazione di beni e prestazioni di servizio.

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