Spegnere o non spegnere lo smartphone?

smartphoneAlcune persone lo spengono rigorosamente allo scoccare della notte, mentre altre di starsene lontane dal proprio smartphone non ci pensano affatto. Ma esattamente quale è il migliore esempio da seguire tra i due: quello che ha cura di spegnere il proprio smartphone o quello che vuol tenere il telefono sempre acceso? Innanzitutto è bene chiarire che ci sono buone ragioni a sostegno di entrambe le tesi, ma a conti fatti possiamo dire che l’idea di far rilassare un po’ anche la nostra tecnologia è sicuramente preferibile.

In primis, lo spegnimento migliora le prestazioni del dispositivo e ne rafforza la manutenzione di sistema, ma per dare credito a questa circostanza andrebbe valutato caso per caso dal momento in cui il riavvio è generalmente benefico per qualunque apparecchio ma in alcuni casi può non sortire alcun effetto benefico (di gran lunga impossibile è comunque l’ipotesi che un riavvio possa far del male al telefono).

In ogni caso quando l’utilizzo del proprio dispositivo inizia a farsi particolarmente intenso, ovvero quando si cominciano ad installare, disinstallare o aggiornare applicazioni, quando se ne avviano molte e le si fanno lavorare in contemporanea, o persino quando si effettuano importanti modifiche di sistema alla ROM, non è affatto escluso che possano verificarsi dei veri e propri “intoppi”.

Rallentamenti e malfunzionamenti vari sono più probabili su smartphone che possono contare su una poca memoria RAM o che soffrono di una ottimizzazione di Android particolarmente debole, ma per quanto i sintomi possano essere di grande o lieve entità, rimane il fatto che porre sotto stress un qualunque apparecchio elettronico possa causare in lui delle performance non più al top.

Spegnere lo smartphone è in questo senso molto importante perchè chiude in un battibaleno tutte quelle voci che sono state avviate e permette al sistema di “rilassarsi” un po’: quando il telefono viene nuovamente acceso, infatti, si andrà incontro a un cosiddetto “riavvio pulito del sistema” con tutti i benefici del caso!

E poi c’è il discorso dell’autonomia poiché è chiaro che se teniamo spento il nostro smartphone per qualche ora ne preserviamo la carica residua (anche se in realtà un 1% circa lo si perde anche da spento per via delle temperature e dell’umidità ambientali capaci di alterare lo stato di “conservazione” della batteria).

Infine c’è il discorso ambientale che per quanto non veda tutti concordi, è comunque utile da citare se non altro perchè c’è una fetta di utenza pronta a dargli credito: il rischio di venire a contatto con una massiccia presenza di onde radio e di onde elettromagnetiche (fenomeno altrimenti detto elettrosmog) aumenta se siamo sempre attaccati a un telefono acceso. I livelli SAR di uno smartphone sono al di sotto della media e di gran lunga inferiori rispetto alle soglie considerate di rischio, ma tra il prendersi “qualche onda” e non prendersene proprio è sicuramente preferibile il secondo scenario! Per rimanere aggiornati su questa ed altre interessanti questioni legate all’utilizzo di smartphone e tablet nel nostro quotidiano consigliamo di tenerci aggiornati con il sito http://www.keyforweb.it.

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