Atlantia qualche giorno fa ha illustrato alla comunità finanziaria londinese gli obiettivi dei prossimi anni. In particolar modo, la società prevede tra il 2016 e il 2020 dei ricavi in crescita da 5,5 miliardi di euro a 6,8 miliardi di euro e un incremento dell’EBITDA di circa il 7 per cento medio annuo, con un incremento del 10 per cento all’anno per i dividendi.
Ancora, l’amministratore delegato Castellucci ha dichiarato che nei prossimi 5 anni, la società investirà in Italia oltre 5 miliardi di euro con Autostrade per l’Italia e circa 2,5 miliardi di euro con Aeroporti di Roma, ma l’obiettivo strategico è anche crescere sul fronte internazionale aumentando l’EBITDA realizzato da business internazionali rispetto al 25 per cento del totale ad oggi.
Il rapporto fra indebitamento finanziario ed EBITDA è visto in diminuzione dall’attuale 3,2 a 2,4 volte nel 2020. Il riassetto organizzativo del gruppo vedrà nascere nel 2017 una struttura articolata in 4 principali piattaforme industriali organizzate nelle seguenti aree di business: autostrade italiane, autostrade estere, aeroporti e altri business correlati.
Gli obiettivi di Atlantia sono giudicati piuttosto ambiziosi, ma non certamente irrealizzabili per un gruppo che sta cullando una corpora ristrutturazione, il cui riassetto organizzativo vedrà la luce tra non troppi mesi. Vedremo quali saranno le tappe di avvicinamento a tale evento, e in che modo la società intende poter arrivare ai target intermedi, nell’interesse dei propri stakeholders.
Continueremo a seguire le evoluzioni delle trimestrali di Atlantia, informandovi sugli aggiornamenti dei conti di periodo della società, e sul conseguimento degli obiettivi strategici formulati.