Neonati italiani? Sono quelli che piangono di più!

Secondo una recente ricerca condotta da un team di ricercatori del dipartimento di psicologia dell’università di Warwick, e pubblicata sul Journal of Pediatrics, sono i neonati italiani quelli che piangono i più, insieme a britannici e canadesi. Il risultato è arrivato a margine dell’esame di quasi 9.000 casi nei Paesi più industrializzati, laddove emerge che, ad esempio, i bambini che piangono di meno si trovano in Danimarca, in Germania e in Giappone.

Più nel dettaglio, la ricerca ha fatto emergere che il livello di pianto eccessivo, con pianto a dirotto per più di tre ore al giorno e per almeno tre giorni a settimana, sarebbe stato rilevato in Gran Bretagna, con il 28 per cento di neonati che sarebbero affetti da questo fastidio dalla prima alla seconda settimana. Al secondo posto si trovano invece i neonati canadesi, con una percentuale del 24,1 per cento, mentre in terza posizione troviamo i neonati italiani, con il 20,9 per cento.

Stando ai ricercatori, i neonati mostrerebbero evidenti diversità in base a quanto piangono nelle prime settimana di vita. in particolare, vi è una serie vasta – ma non straordinaria – di variazioni, e proprio osservando le diverse caratteristiche di pianto si sarebbe in grado di intuire quanto diverse sono le culture di appartenenza, e quanto possa dipendere dal ruolo dei genitori o da altri fattori che riguardano l’esperienza della gravidanza o la genetica.

In particolare, nello studio si analizzano altresì quali sono le ragioni delle differenze tra i diversi Paesi, indicando disuguaglianza sociale, modalità di accudimento dei figli, tecniche per poter “calmare” i neonati o la tipologia di allattamento tra le principali determinanti che andrebbero a condizionare la portata e la lunghezza del pianto.

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