Previsioni pubblicità online, ecco cosa succederà

radioiesPubblicati gli ultimi dati, i risultati di Alphabet Meta e Amazon – i tre leader americani della pubblicità digitale – manifestano in modo chiaro come il mercato dell’advertising, la pubblicità online, si sia ripreso, almeno per il momento.

Le vendite pubblicitarie di Meta nel quarto trimestre sono aumentate del 24% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 38,7 miliardi di dollari, mentre il boom dell’unità pubblicitaria di Amazon è salito del 27% a 14,7 miliardi di dollari. Nel frattempo Alphabet, ancora leader di mercato, ha visto il suo business pubblicitario di Google salire dell’11% a 65,5 miliardi di dollari, favorito dalla crescita del 16% di YouTube.

Debra Aho Williamson, analista principale di Insider Intelligence, ha affermato come i grandi eventi pubblicitari come le Olimpiadi di Parigi e le prossime elezioni presidenziali contribuiranno ad aumentare la spesa. In un recente report, Insider Intelligence ha affermato che la spesa pubblicitaria globale aumenterà del 10% nel 2024, rispetto alla crescita del 6,3% del 2023 e allo stesso livello di espansione dell’anno precedente. Insomma, “dopo due anni di relativo malessere, le prospettive sono molto positive su scala globale e in tutte le principali regioni“.

Gli analisti di William Blair hanno espresso un sentimento simile. Le imprese sembrano meno preoccupate del conflitto tra Russia e Ucraina rispetto al passato e vedono una prospettiva potenzialmente più favorevole per i tassi di interesse. “L’attuale contesto macroeconomico continua a migliorare per la pubblicità digitale”, hanno scritto gli analisti, aggiungendo che gli investimenti di Meta e Alphabet nell’intelligenza artificiale per migliorare le loro piattaforme pubblicitarie stanno dando i loro frutti.

Naturalmente, bisognerà ora comprendere se i grandi operatori riusciranno a mantenere questo slancio, con la consapevolezza che uno dei motivi per cui la crescita sembra così forte ora è che i numeri vengono confrontati con il periodo dell’anno precedente, quando le condizioni erano pessime.

Un’altra spinta proviene dagli inserzionisti cinesi, che stanno spendendo molto per raggiungere gli utenti di tutto il mondo. Meta ha dichiarato che le vendite dalla Cina hanno rappresentato il 10% del fatturato dell’anno scorso e hanno rappresentato 5 punti percentuali di crescita. Gli analisti hanno affermato che i rivenditori online Temu e Shein sono i maggiori contributori al business cinese di Meta e hanno sollevato il timore che tale spesa possa non durare.

Gli analisti di Bank of America Global Research hanno avvertito in una nota di venerdì che gli investitori non dovrebbero guardare oltre il conflitto nel Mar Rosso, che sta causando colli di bottiglia nella catena di approvvigionamento e potrebbe portare le società di e-commerce a ridurre la spesa pubblicitaria.

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